Il codice – Kaos One

 

É un’attitudine notturna, i suoi soggetti sono in crescita costante,
fondamentalmente recidivi a tutto, di fatto
non li senti e non li vedi e non avverti i loro schemi…
a te sfugge il concetto, vedi solo nomi, per te è una cosa semplice:
due bombole d’argento e una pressione grazie all’indice.
Non chiamare affreschi quelli che vedi sui palazzi,
la terminologia corretta è pezzi, zero tabbozzi.
Ognuno ha il suo motivo, il proprio stile e ne va fiero
e niente in dolce a chi ne fa un lavoro,
io non vengo sul tuo muro per denaro,
resto concreto e sto aggrappato a un sogno…
sono in ferrovia, è un top-2-bottom su un vagone bianco.
Il tempo ha sviluppato nuovi stili, nuove forme, situazioni sempre pese
come ci ha insegnato Phase
per cui non ti stupire se ti è tutto incomprensibile,
è assai difficile il concetto senza il codice.

SULL’ACCIAO, SUL MURO LASCIA TRACCE DI COLORE CON UN CODICE
IL CONCETTO CHE TI É ESTRANEO RENDE TUTTO PIÚ DIFFICILE.

Sudato in fronte anche se fuori è sottozero, è la conferma che sei vivo,
tu sai che non è un gioco, ci hanno già sparato addosso,
succede spesso, se è un passatempo che tu cerchi qui hai sbagliato posto.
Col buio intorno ogni rumore crea un sospetto,

sotto le finestre scure di un vagone
un writer scrive un nome,
un altro sale sopra un tetto a trenta metri dall’asfalto,
sempre più in alto, sempre più svelto, spesso sconvolto.
Il sole mostra inesorabile il loro passaggio,
per chi cancella anche domani sarà peggio
perché per ogni pezzo che scompare ce ne sono altri tre pronti
per cui stanotte tocca stare attenti.
Se vuoi chiamarla guerra e allora guerra sia
:
tu scegli quando, perché di fisso il posto è in ferrovia.
Io starò attento, per non trovarmi mai di fronte a un giudice
il concetto resta estraneo per te se non hai il codice.

SULL’ACCIAO, SUL MURO LASCIA TRACCE DI COLORE CON UN CODICE
IL CONCETTO CHE TI É ESTRANEO RENDE TUTTO PIÚ DIFFICILE.

Scritto sul muro col colore, sull’acciaio leggi il codice,
difficile, il concetto e’ senza regole ma è inutile,
se questo tu lo chiami crimine, essere ostile,
per te io sarò il peggio criminale
e quando il sole scende e si nasconde e le ombre si fan lunghe,
un writer veste scuro e si confonde con il nero

mentre un treno è già lontano col suo pezzo a lato,
in posti che non hai mai visto, in cui non sei mai stato.
Credi che sia facile ma senza codice non ti e’ possibile comprendere il motivo,
come Dee Mo’ sfido il buio e sopravvivo…
io non dipingo quadri, scrivo lettere
e un esercito di writers è pronto per combattere.

Se non ci credi guarda in giro, vedrai firme su ogni muro,
un singolo frammento che compone un bboy fiero
per cui se non ci stai la tua sconfitta sarà duplice:
il concetto resta estraneo per te se non hai il codice.

SULL’ACCIAO, SUL MURO LASCIA TRACCE DI COLORE CON UN CODICE,
IL CONCETTO CHE TI É ESTRANEO RENDE TUTTO PIÚ DIFFICILE.

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2 risposte a Il codice – Kaos One

  1. edoardo ha detto:

    parole sante? si parole sante
     

  2. sonja ha detto:

    vandalooooooo 😀

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